
Il Cuore del Sistema Sanzionatorio: L’Articolo 10 del D.Lgs. 231/01
L’articolo 10 del Decreto Legislativo 231/2001 disciplina le sanzioni pecuniarie applicabili agli enti in caso di responsabilità amministrativa derivante da reato. Questo articolo rappresenta il pilastro del sistema sanzionatorio, stabilendo criteri e modalità di determinazione delle sanzioni economiche.
Di seguito il link per approfondire il precedente articolo che illustra il contenuto dell’art. 9 del D.lgs. 231/01: https://www.studiosoardi.com/2025/01/29/sanzioni-enti-art-9-dlgs-231/
Il Meccanismo di Calcolo delle Sanzioni Pecuniarie
Le sanzioni pecuniarie previste dall’art. 10 del D.Lgs. 231/01 si basano su un sistema a quote, che tiene conto della gravità del reato e delle condizioni economiche dell’ente. In particolare:
- L’importo della sanzione si calcola moltiplicando il numero delle quote (da un minimo di 100 a un massimo di 1000) per il valore di ciascuna quota (da un minimo di 258 euro a un massimo di 1.549 euro).
- Il giudice determina il numero delle quote in base alla gravità del fatto, al grado di responsabilità dell’ente e alle misure adottate per prevenire ulteriori illeciti.
- Il valore della quota viene stabilito considerando la capacità economica e patrimoniale dell’ente.
Questo sistema garantisce proporzionalità tra la sanzione e la dimensione dell’ente, evitando che realtà economiche di diversa entità subiscano effetti sproporzionati.
Criteri di Determinazione della Sanzione
Per stabilire l’importo della sanzione, il giudice considera diversi elementi:
- Gravità dell’illecito e natura del reato commesso.
- Responsabilità dell’ente, in termini di mancata adozione di misure di prevenzione.
- Condizioni economiche e patrimoniali dell’ente.
- Comportamento successivo al reato, come l’adozione di un modello organizzativo idoneo o la collaborazione con l’autorità giudiziaria.
Un’azienda che non ha predisposto un sistema di prevenzione adeguato potrebbe essere sanzionata più severamente rispetto a un ente che ha implementato un modello di gestione ma ha comunque subito un illecito.
La Riduzione delle Sanzioni: Quando è Possibile?
L’articolo 12 del D.Lgs. 231/01 prevede che la sanzione pecuniaria possa essere ridotta nei seguenti casi:
- Se l’ente ha adottato misure per eliminare o attenuare le conseguenze del reato.
- Se ha risarcito il danno.
- Se ha collaborato con l’autorità giudiziaria per individuare i responsabili.
- Se ha adottato o aggiornato un modello organizzativo idoneo a prevenire reati.
Questi elementi possono ridurre sensibilmente la sanzione, incentivando le imprese a dotarsi di sistemi di compliance efficaci.
Implicazioni Pratiche per le Aziende
L’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dall’articolo 10 del D.Lgs. 231/01 ha profonde implicazioni per le imprese. Le società devono affrontare diversi aspetti per ridurre il rischio di sanzioni elevate:
- Adozione di un Modello 231 efficace: Implementare un modello organizzativo conforme riduce significativamente il rischio di sanzioni e offre una linea di difesa in caso di illeciti.
- Formazione del personale: Sensibilizzare dipendenti e dirigenti sui rischi della responsabilità amministrativa aiuta a prevenire comportamenti illeciti.
- Monitoraggio continuo e aggiornamento del modello: La normativa evolve e il modello deve essere aggiornato per rispondere alle nuove esigenze.
- Adozione di un Organismo di Vigilanza: Affidarsi a un OdV indipendente consente un controllo costante sulle procedure interne.
Le Sanzioni Pecuniarie nel Contesto Internazionale
Il sistema di sanzioni previsto dal D.Lgs. 231/01 si inserisce in un contesto più ampio di compliance aziendale a livello internazionale. Modelli simili sono previsti in altri Paesi, come la legge francese Sapin II o il UK Bribery Act, che impongono regole stringenti per la prevenzione dei reati societari.
Le imprese che operano a livello globale devono quindi assicurarsi di rispettare non solo le normative italiane, ma anche quelle internazionali per evitare pesanti sanzioni.
Il Supporto dello Studio Soardi
Lo Studio Soardi di Bergamo da anni assiste società su tutto il territorio nazionale per la realizzazione e aggiornamento di modelli organizzativi ex D.Lgs. 231/01. Inoltre, l’avvocato Stefano Soardi ricopre numerosi incarichi come Organismo di Vigilanza (OdV) per aziende, offrendo competenza e supporto alle imprese per garantire una piena conformità normativa.
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