
Portare con sé un coltello in Italia è regolato da specifiche normative, che ne vietano l’uso improprio e disciplinano le condizioni in cui è consentito. In questo articolo analizziamo i casi in cui è possibile portare un coltello, quando è vietato e quali sanzioni sono previste.
Normativa sul porto di coltelli in Italia
La disciplina normativa è regolata principalmente da:
- Art. 4 della Legge n. 110/1975: divieto di porto di strumenti atti a offendere senza giustificato motivo.
- Art. 699 del Codice Penale: sanzioni per il porto abusivo di armi e oggetti assimilabili.
- Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS): disciplina porto e detenzione di armi.
Secondo queste norme, il coltello può essere classificato come:
- Arma propria, se rientra in categorie specifiche (es. coltelli a scatto o con lama superiore a limiti definiti).
- Strumento atto a offendere, se utilizzato o portato senza giustificato motivo.
Portare un coltello per autodifesa: è consentito?
No, portare un coltello per autodifesa è vietato. La legge italiana non consente l’uso di strumenti offensivi per difesa personale. Come chiarito dal Tribunale di Trieste (sent. n. 128/2023), “la difesa personale non può costituire in alcun modo un motivo lecito e, quindi, giustificato, specie in assenza di un qualunque pericolo attuale”.
Quando è consentito portare un coltello?
Il porto di un coltello è ammesso solo in presenza di un giustificato motivo, che deve essere dimostrato al momento del controllo. I principali casi sono:
- Licenze specifiche:
- Licenza rilasciata dal Questore (art. 42 TULPS).
- Vendita ambulante con licenza del Questore (art. 37 TULPS).
- Giustificato motivo:
- Attività lavorative: es. uso agricolo o in ambito edile.
- Attività sportive: caccia, pesca o escursionismo (se effettivamente in corso).
- Equitazione o primo soccorso: come stabilito dal Tribunale di Pescara (sent. n. 1392/2021).
- Collezionismo o esposizioni: trasporto per eventi specifici.
È fondamentale che il coltello sia riposto in modo sicuro (es. in una custodia) e non immediatamente accessibile.
Quando è vietato portare un coltello?
- Senza giustificato motivo: Il porto è vietato in assenza di motivi validi.
- In luoghi pubblici o sensibili: Ad esempio, scuole, stadi o manifestazioni.
- Coltelli classificati come armi proprie: Es. coltelli a scatto o pugnali, vietati senza autorizzazione.
- Casi particolari:
- Revoca di licenze per motivi di sicurezza pubblica (art. 45 TULPS).
- Persone con condanne penali (art. 43 TULPS).
- Coltelli dimenticati in auto o indosso, senza motivo legittimo.
- Giustificazioni fornite solo dopo il controllo.
Quali sono le sanzioni previste?
Le sanzioni per il porto illecito di coltelli variano a seconda della gravità:
- Art. 4 Legge 110/1975:
- Reclusione fino a 2 anni o multa fino a 10.000 euro.
- Art. 699 c.p. (porto abusivo di armi):
- Arresto fino a 6 mesi.
- Pena aumentata se:
- Commesse in luoghi di concorso o adunanze.
- Durante la notte in luoghi abitati.
- Circostanze aggravanti:
- Uso del coltello per commettere reati.
Oltre alle sanzioni penali, il coltello sarà confiscato e l’episodio potrebbe essere annotato nel casellario giudiziale.
Cos’è il “giustificato motivo”?
Il giustificato motivo è una ragione legittima che esclude finalità offensive. Secondo la Cassazione (sent. n. 47104/2023), il giustificato motivo deve rispettare questi criteri:
- Motivazioni lecite e conformi alla natura dell’oggetto.
- Compatibilità con il contesto e le condizioni del portatore.
- Destinazione funzionale coerente.
Come stabilito dalla Cassazione (sent. n. 30968/2024), l’onere della prova ricade sull’imputato, che deve giustificare immediatamente il porto durante il controllo.
Conclusioni: attenzione al porto di coltelli
Portare un coltello è soggetto a regole rigide per garantire la sicurezza pubblica. Per evitare sanzioni, è essenziale:
- Avere un giustificato motivo chiaro e dimostrabile.
- Trasportare il coltello in modo sicuro.
- Evitare contesti sensibili.
Se hai dubbi o necessiti di assistenza legale, rivolgiti a un avvocato penalista.
Contatta il nostro studio a Bergamo
Lo Studio Soardi, con sede a Bergamo, offre consulenze specializzate in materia di diritto penale e porto di strumenti atti a offendere. Per chiarimenti o supporto legale, contattaci oggi stesso. Siamo al tuo fianco per offrirti un’assistenza professionale e puntuale.