Direttiva NIS 2 e Modelli 231: Come le Imprese Devono Adeguarsi alla Normativa sulla Cybersecurity

Compliance

Con il recepimento della Direttiva NIS 2 tramite il Decreto Legislativo n. 138/2024, le aziende italiane si trovano ad affrontare nuove sfide in ambito cybersecurity. Questa normativa, operativa dal 31 marzo 2025, impone alle imprese essenziali e importanti una serie di obblighi volti a mitigare i rischi informatici e garantire la continuità dei servizi critici.

Ma cosa cambia per i Modelli di Organizzazione e Gestione (MOG) previsti dal D.lgs. 231/01? Scopriamo insieme quali sono gli adeguamenti richiesti.

Quali Aziende Sono Coinvolte dalla Direttiva NIS 2?

La Direttiva NIS 2 si applica a settori strategici quali energia, trasporti, sanità, servizi digitali e molti altri, richiedendo alle imprese di registrarsi sulla piattaforma dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) entro gennaio 2025. Questo passaggio consentirà all’ACN di stilare l’elenco dei soggetti che dovranno rispettare le nuove misure di sicurezza, tra cui:

  • Misure di prevenzione dei rischi cyber: Ogni azienda deve dotarsi di protocolli avanzati di gestione della sicurezza informatica.
  • Notifica degli incidenti: Gli incidenti significativi vanno comunicati al CSIRT Italia entro 24 ore, seguiti da una notifica dettagliata entro 72 ore e aggiornamenti periodici fino alla risoluzione​.
  • Formazione dei vertici aziendali: L’intera dirigenza è responsabile della gestione della cybersecurity, un aspetto che amplia le responsabilità già previste dai Modelli 231​

Adeguamento dei Modelli 231: Cosa Cambia?

L’implementazione della NIS 2 implica un aggiornamento dei Modelli 231, che devono prevedere misure per gestire i rischi cyber e minimizzare la possibilità di incidenti. Questi adeguamenti comprendono:

  1. Controlli periodici: L’Organismo di Vigilanza (OdV) deve eseguire verifiche regolari sulle misure di cybersecurity aziendali.
  2. Gestione tempestiva degli incidenti: La Direttiva NIS 2 richiede protocolli per notificare rapidamente gli incidenti di sicurezza, obbligo che l’OdV deve monitorare affinché sia rispettato.
  3. Aggiornamento continuo: La cybersecurity è un ambito in costante evoluzione; pertanto, l’OdV ha il compito di proporre aggiornamenti periodici al Modello 231 per mantenere alta la protezione dell’azienda​.

Sanzioni per il Mancato Adeguamento: Cosa Rischiano le Aziende?

La Direttiva NIS 2 introduce sanzioni pesanti in caso di inadempienze: per i soggetti essenziali, le multe possono raggiungere il 2% del fatturato globale o un massimo di 10 milioni di euro. Questo rafforza la necessità di adottare un approccio strategico alla cybersecurity, integrando una cultura aziendale orientata alla sicurezza che coinvolga ogni livello dell’impresa, dal management al personale operativo​​

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