Responsabilità delle imprese 231/01: Nuovi reati dopo gli aggiornamenti del D.Lgs. 141/2024 sulle Accise

Compliance

Il D.Lgs. 141/2024, entrato in vigore il 4 ottobre 2024, introduce nuove disposizioni complementari al codice doganale dell’Unione e una revisione del sistema sanzionatorio in materia di accise e imposte indirette. Oltre a migliorare l’efficienza delle procedure doganali, il decreto apporta importanti modifiche al quadro della responsabilità amministrativa degli enti, imponendo alle aziende di aggiornare il proprio Modello Organizzativo 231 per includere i nuovi reati.

Perché Aggiornare il Modello 231 è Cruciale per le Aziende che Operano con Accise?

Con l’integrazione dell’art. 25-sexiesdecies nel D.Lgs. 231/2001, le imprese possono ora essere chiamate a rispondere penalmente per reati connessi alla sottrazione al pagamento o accertamento delle accise e delle altre imposte indirette. Le sanzioni applicabili includono:

  • Sospensione o revoca delle licenze necessarie per l’attività.
  • Interdizione dall’esercizio dell’attività, specialmente quando i diritti di confine dovuti superano i 100 mila euro​ (Gazzetta Ufficiale).

In questa situazione, il Modello Organizzativo 231 deve essere tempestivamente aggiornato per prevenire condotte che possano generare tali reati e per evitare l’applicazione di queste sanzioni.

Nuove Sanzioni del D.Lgs. 141/2024 per la Sottrazione delle Accise

Il D.Lgs. 141/2024 rivede anche il sistema sanzionatorio amministrativo, con una logica di proporzionalità delle pene. Per esempio, le dichiarazioni infedeli, che in passato potevano essere punite con sanzioni fino a dieci volte i diritti non versati, ora sono soggette a sanzioni che variano dall’80% al 150% dei diritti di confine non pagati​.

Le imprese devono essere consapevoli che il mancato aggiornamento dei controlli interni e dei processi può comportare gravi conseguenze legali, incluse sanzioni pecuniarie e interdittive.

Come Adeguare il Modello Organizzativo 231 per Evitare Sanzioni?

Alla luce delle nuove disposizioni, ecco alcuni passi fondamentali per garantire che il Modello Organizzativo 231 sia allineato alle modifiche normative:

  1. Analisi dei rischi: Valutare i rischi specifici connessi alle accise e alla gestione delle operazioni doganali.
  2. Revisione delle procedure interne: Aggiornare le procedure di controllo per monitorare il rispetto delle norme doganali e fiscali.
  3. Formazione del personale: Garantire che il personale sia formato sui nuovi obblighi e sulle sanzioni in caso di sottrazione delle accise.
  4. Monitoraggio continuo: Implementare misure di verifica costante per assicurarsi che tutte le operazioni siano conformi alle normative​.

Conclusioni

Il D.Lgs. 141/2024 impone nuovi obblighi alle imprese, soprattutto in relazione alle accise e alla responsabilità amministrativa. Aggiornare il Modello 231 diventa essenziale per prevenire condotte illecite e per evitare sanzioni che potrebbero compromettere seriamente l’attività aziendale.

Se la tua impresa necessita di assistenza per l’aggiornamento del Modello 231, contattaci oggi stesso. Il nostro studio legale, con sede a Bergamo, è specializzato in consulenza per l’adeguamento normativo e la gestione dei rischi legati alla responsabilità amministrativa degli enti.

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