Incidente stradale e risarcimento | La Cassazione ricomprende l’acufene tra le lesioni conseguenti al sinistro

Penale

L’acufene, una condizione caratterizzata dalla percezione di rumori o fischi nell’orecchio in assenza di stimoli esterni, può derivare da traumi fisici, tra cui incidenti stradali.

La recente ordinanza della Corte di Cassazione (Cass. civ., Sez. III, Ord., 16/01/2024, n. 1607) – di seguito scaricabile – ha affrontato un caso emblematico in cui una persona ha subito gravi danni alla sua capacità lavorativa specifica a seguito di un sinistro stradale, riportando, tra le altre lesioni, “acufeni con ipoacusia destra“.

Il caso in esame ha visto A.A. convenire in giudizio la società F.lli B.B. Srl e la compagnia di assicurazioni per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale derivante dalla perdita di capacità lavorativa specifica, stimato inizialmente in euro 552.244,22 e successivamente rideterminato in euro 693.377,86. La complessità della quantificazione del danno ha richiesto una valutazione dettagliata delle conseguenze fisiche e professionali subite dal ricorrente, tra cui l’acufene, che ha causato un demansionamento da macchinista a impiegato tecnico-amministrativo.

L’acufene, in questo contesto, non è stato solo un sintomo medico, ma un elemento determinante nella valutazione del danno subito. La Corte ha dovuto considerare come questa condizione abbia influito sulla capacità lavorativa del ricorrente, riducendo la sua possibilità di svolgere mansioni che richiedono un’ottima capacità uditiva e, di conseguenza, influenzando il suo trattamento retributivo.

La sentenza della Corte d’Appello di Venezia, parzialmente riformata dalla Cassazione, ha riconosciuto che il danno da lucro cessante, sia passato che futuro, dovesse includere non solo la componente fissa della retribuzione, ma anche gli accessori connessi alla specifica mansione di macchinista, che la vittima non poteva più svolgere a causa dell’acufene. Questo riconoscimento è fondamentale, poiché sottolinea l’importanza di considerare l’integralità del risarcimento per le vittime di incidenti stradali, includendo tutte le componenti retributive perse a causa delle lesioni subite.

La Cassazione, accogliendo il primo motivo di ricorso, ha ribadito che il principio di integralità del risarcimento deve comprendere tutte le conseguenze pregiudizievoli dell’illecito, incluse quelle future e certe, come l’incapacità di svolgere determinate mansioni a causa dell’acufene. Questa decisione ha rinviato il caso alla Corte d’Appello di Venezia per una nuova valutazione, sottolineando la necessità di una quantificazione del danno che tenga conto di tutte le componenti retributive perse.

In conclusione, l’ordinanza della Corte di Cassazione rappresenta un importante precedente giuridico per il riconoscimento dell’acufene come danno risarcibile in seguito ad un incidente stradale, evidenziando l’importanza di un risarcimento integrale che consideri tutte le conseguenze negative sul piano lavorativo e retributivo.

Soardi Studio Legale assiste da anni le vittime di incidenti stradali e le loro famiglie per ottenere il giusto risarcimento del danno.