La Cassazione con la sentenza 35853/2023 si è espressa in materia di reati ambientali, definendo il perimetro del reato di realizzazione di discarica abusiva.
Ai fini della configurabilità del reato ambientale, ricompreso nel novero delle fattispecie del D.Lgs. 231/01, è sufficiente l’accumulo di rifiuti, per effetto di una condotta ripetuta, in una determinata area, trasformata di fatto in deposito, con tendenziale carattere di definitività, in considerazione delle quantità considerevoli degli stessi e dello spazio occupato, essendo del tutto irrilevante la circostanza che manchino attività di trasformazione, recupero o riciclo, proprie di una discarica autorizzata.
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